La pastiera napoletana

Oggi parliamo dei dolci tipici della regione Campania. Tra tutti spunta la pastiera, è il simbolo della primavera e due ingredienti lo contraddistinguono: il grano cotto e l’acqua ai fiori di arancio.
Secondo la leggenda 7 fanciulle donarono alla sirena Partenope come ringraziamento per i canti di gioia che allietavano il golfo: la farina, forza e ricchezza della campagna; la ricotta, omaggio di pastori e pecorelle; le uova, simbolo della vita che sempre si rinnova; il grano tenero, bollito nel latte, a prova dei due regni della natura; l’acqua di fiori d’arancio, perché anche i profumi della terra solevano rendere omaggio; le spezie, in rappresentanza dei popoli più lontani del mondo; infine lo zucchero, per esprimere l’ineffabile dolcezza profusa dal canto di Partenope in cielo, in terra, ed in tutto l’universo. La sirena portò le offerte preziose ai piedi degli dei che si riunirono e mescolarono con arti divine tutti gli ingredienti, trasformandoli nella prima Pastiera che superava in dolcezza il canto della stessa sirena.
Ma ecco la ricetta:
500 g di pasta frolla
500 g di ricotta
200 g di zucchero
220 g di grano cotto
40 g di cedro candito
40 g di arancia candita
un pizzico di cannella
2 dl di latte
30 g di burro
5 uova
50 g di zucchero a velo
1 limone
sale
Versate in una casseruola il grano, il latte, il burro e la scorza grattugiata di 1/2 limone; lasciate cuocere per 10 minuti mescolando spesso.Passate al setaccio la ricotta e amalgamatevi lo zucchero semolato con la cannella, la rimanente scorza di limone grattugiata, il sale e la frutta candita tagliata a dadini. Unite 4 tuorli, la crema di grano e 3 albumi montati a neve; mescolate bene. Imburrate una tortiera del diametro di cm 24 e foderatela con la pasta frolla che avrete steso con il mattarello allo spessore di circa 1/2 cm. Ritagliate la parte eccedente, ristendetela e ricavatene delle strisce.Versate il composto nella tortiera, livellatelo, ripiegate verso l’interno i bordi della pasta e decorate con strisce formando una grata che pennellerete con un tuorlo sbattuto. Infornate a 180° gradi per un’ora e mezzo; lasciate raffreddare e