Intervista a Giada Baldari

Oggi vi presentiamo l’intervista ad una delle concorrenti del programma tv appena concluso “Il più grande pasticcere”: Giada Baldari, 37 anni, napoletana, 4 anni di esperienza, conosciamo meglio la Sugar Queen.
D. Come nasce la tua passione per il mondo della pasticceria?
R. Quando ero bambina, non vivevo con mia madre e quei rari pomeriggi che passavo con lei ci divertivamo a realizzare dolci….poi passavo ore con il mitico “Dolceforno”.
D. Come è iniziata la tua carriera di pasticcere?
R. 4 anni fa ho realizzato la torta per il 2 compleanno di mia figlia e dopo poco mi sono ritrovata a gestire una pasticceria con 10 dipendenti.
D. Qual’è stato il tuo percorso formativo per diventare pasticcere?
R. Sono per lo più autodidatta, ho seguito un corso di pasticceria professionale del Gambero Rosso, ma avevo già l’attività quindi feci molte assenze….
D.Quali sono gli artisti e maestri che ti hanno ispirato?
R. Ho iniziato dal cake design, quindi sicuramente Renato Ardovino, poi mi sono appassionata a Montersino, e in ultimo ho conosciuto i grandi maestri e sto cercando di prendere il meglio da ognuno.
D. Cosa ne pensi del cake design che si è diffuso così rapidamente anche in Italia?
R. Il design e l’estetica in ogni settore sono diventati dominanti…l’importante è non dimenticarsi mai della sostanza…soprattutto in tema di cibo e dolci!
D. Quali sono i progetti per il futuro?
R. Consolidare e strutturare in maniera adeguata la mia formazione, aprire altri punti SugarQueen magari in altre città, inserire altri prodotti, magari anche salati.
D. Come è nata l’esperienza di “Il più grande pasticcere”?
R. Mi hanno contattato tramite Facebook, mi hanno mandato un messaggio dalla redazione in cui dicevano che gli piacevano molto i miei lavori e che se fossi stata interessata a partecipare ad una trasmissione televisiva potevo chiamare un numero di telefono, credevo fosse uno scherzo, poi ho telefonato ed era tutto vero, così ho fatto un primo provino conoscitivo dove ho portato tutto il materiale che mi riguardava, e successivamente un provino pratico….e mi sono ritrovata al più grande pasticcere.
D. Cos’è che caratterizza il tuo stile? Hai un segno di riconoscimento nelle tue creazioni?
R. Mi viene da ridere…direi il rosa, la sovrabbondanza, e un pizzico di disordine che rende unica ogni cosa che faccio….di sicuro non ho uno stile minimal…ed in un mondo ormai tutto minimal non mi dispiace!